
Com’è fare una crociera in questo periodo particolare di covid e pandemia? Quali sono le limitazioni a bordo, i pro e i contro?
In quest’autunno 2021 ho voluto provare a fare una minicrociera di 4 notti nel Mediterraneo occidentale con MSC Seaview per verificare di persona cosa è cambiato nell’esperienza in crociera e per vedere se vale ancora la pena farla o meglio piuttosto aspettare tempi migliori.
L’occasione mi è stata offerta da un evento del mio settore – gli Italian Wedding Awards – che si è svolto dal 5 al 9 novembre a bordo di MSC Seaview: convegni, conferenze, incontri con altri operatori del settore, serata di gala ma anche molto tempo per fare vita da crociera, scendere nei due porti che abbiamo toccato – Barcellona e Marsiglia – e rilassarsi.
- La nave: MSC Seaview
- Il protocollo covid di MSC Crociere
- Escursioni in una crociera MSC in tempi di covid: Marsiglia
- Vita e intrattenimento a bordo in una crociera MSC in tempi di covid
- Fare una crociera in tempi di covid sì o no?


La nave: MSC Seaview
Nave nuovissima (2018), molto elegante, dalla struttura particolare (al ponte 8 c’è una passeggiata in legno su cui affacciano tavolini di bar e buffet e una piscina), secondo alcuni ricorda “un condominio appoggiato su una chiatta” ma a me devo dire che dal vivo ha fatto un’ottima impressione. Curatissima nei dettagli, scintillante (emblematiche le scalinate swarovski della hall centrale), molto pulita, con una buona offerta di bar (breve nota per chi ama gustarsi un buon cocktail: l’unico bar in cui abbiamo trovato cocktails degni di questo nome, in termini di alcol, è il Bistrot l’Atelier, in tutti gli altri bar i cocktails erano leggeri per usare un eufemismo), due piscine all’aperto ed una che diventa coperta in inverno (oltre alla piscina esclusiva per gli ospiti Yacht Club), spa, campo da basket, adventure park per i bambini, casinò, simulatore di Formula1 (a pagamento), bowling e cinema interattivo (a pagamento), vari negozi. Degna di nota la cioccolateria Venchi dove abbiamo mangiato un buonissimo gelato e dove abbiamo trovato il caffè espresso più buono della nave.











Il buffet principale Marketplace, al ponte 8, è abbastanza vario: angolo della pizza, pasta, insalate, cibo etnico che cambiava ogni giorno, hamburger e patatine, dolci. Al ponte 16 c’è un altro piccolo buffet con pizza e grill. Per la cena si possono scegliere due turni (19:00 o 21:30), si mangia abbastanza bene anche se ti obbligano a pagare l’acqua, mentre al buffet è libera.


Cabine con balcone spaziose il giusto, ben attrezzate, noi avevamo il letto verso il balcone (cosa che adoro) e, a differenza dei nostri compagni di viaggio, la vasca in bagno al posto della doccia. Letto e cuscini comodissimi. La cabina veniva rifatta una volta al giorno, spesso molto presto (alle 9 mentre noi eravamo a colazione), sono passati i tempi in cui la rifacevano due volte…



Su una minicrociera di 4 giorni gli spettacoli in teatro sono 2, Eclipse e Fantasia: noi abbiamo visto il secondo e ci è piaciuto, tipico spettacolo da crociera con balletti, canzoni, prestigiatore, contorsionista. Nei bar della nave c’è spesso intrattenimento musicale, anche se un po’ “soporifero”…

Il protocollo covid di MSC Crociere
Ogni compagnia di crociera ha scelto di ripartire con i propri itinerari con regole, seppur simili, diverse: Norwegian Cruise Line, ad esempio, ha scelto di accogliere solo ospiti vaccinati e quindi di dare a tutti la possibilità di vivere la vita in nave senza restrizioni o quasi. MSC Crociere ha optato per un protocollo che prevede:
- obbligo di green pass per salire a bordo (quindi vaccinazione o tampone molecolare effettuato da massimo 48 ore o guarigione dal covid da massimo 6 mesi). Non basta il QR Code, bisogna presentare il cartaceo con indicata, nel caso della vaccinazione, la data dell’ultima dose.
- ulteriore tampone rapido all’imbarco obbligatorio per tutti gli ospiti dai 2 anni in su
- eventuale tampone a metà crociera per i non vaccinati e su crociere di almeno 7 giorni (questo almeno quella che risulta essere la pratica)
- obbligo di indossare la mascherina in tutte le aree comuni, tranne quando si è seduti al ristorante o in piscina
- misurazione della temperatura e disinfezione delle mani all’ingresso dei ristoranti e del buffet
- obbligo di effettuare solo escursioni organizzate dalla compagnia, senza possibilità di allontanarsi, pena l’esclusione della crociera
- buffet servito o con monodose
Comincio subito col dirvi che le differenze principali, al netto delle procedure di imbarco ovviamente più lente visto l’obbligo di tampone, riguardano le escursioni e l‘intrattenimento a bordo.
Escursioni in una crociera MSC in tempi di covid: Marsiglia
Come detto, le escursioni si possono fare solo se organizzate dalla nave: non è più possibile scendere in autonomia nei vari porti e rientrare alla nave con calma entro l’orario di “tutti a bordo”, ma bisogna prenotare (e pagare) un’escursione organizzata da MSC (per alcune escursioni è richiesto il certificato vaccinale) che permette di tenere gli ospiti all’interno di una “bolla sanitaria”. Noi abbiamo scelto di scendere solo a Marsiglia perché a Barcellona eravamo già stati e soprattutto perché tutte le escursioni prevedevano solo una visita in pullman, senza scendere mai, tranne l’escursione alla Sagrada Familia, quella al Camp Nou e quella al Pueblo Espanyol. Spendere 50€ a testa per “i capolavori di Gaudì” e vedere il tutto solo dal finestrino del pullman ci è sembrata un’enorme cavolata, senza parlare poi del fatto che il giorno del nostro arrivo a Barcellona era prevista la maratona della città e MSC ha fatto “finta di non saperlo”, organizzando e incassando comunque i soldi per escursioni che non si sono potute tenere come previsto… Vi lascio immaginare le lamentele al desk escursioni quella sera…


L’escursione a Marsiglia (“Passeggiata a Marsiglia”) si è svolta in questo modo: al punto di incontro della nave per la nostra escursione ci è stato assegnato un numero con un adesivo, una volta scesi siamo saliti sul pullman corrispondente dove la guida – Massimo, un francese di famiglia napoletana davvero bravo – ci ha consegnato delle cuffiette igienizzate e ci ha spiegato le regole per l’escursione:
- utilizzare le cuffiette per sentire la spiegazione in modo da non affollarsi mai attorno a lui
- non allontanarsi mai dal gruppo
- non fermarsi in nessun bar, toilette o negozio al di fuori della sosta prevista
- rispettare i tempi
Partiti dal terminal crociere, il pullman ci ha portato al Vieux Port e ci ha fatto scendere per una passeggiata nel porto fino al negozio di sapone “La Savonnerie Marseillaise” dove abbiamo avuto mezz’ora per fare i nostri acquisti ed eventualmente andare in bagno in uno dei bar vicini. Finita la sosta, la guida ci ha contati (eravamo 47) e abbiamo proseguito a piedi, con la sua preziosa spiegazione, verso l’Hotel de Ville e il quartiere Le Panier, fino a concludere l’escursione alla Cattedrale. Il pullman ci aspettava là davanti, e siamo tornati in nave. Durata dell’intera escursione circa 2 ore e mezza.
Ne è valsa la pena? Se la si prende come un’infarinatura della città, secondo me sì. In questo periodo bisogna farsi andar bene le limitazioni e prendere quello che viene.















Vita e intrattenimento a bordo in una crociera MSC in tempi di covid
Come vi ho raccontato in questo articolo, questa era la mia quarta crociera (la seconda con MSC), ma la prima in tempi di covid. Ho notato perciò delle differenze nella vita e nell’esperienza a bordo, soprattutto per quanto riguarda il servizio e l’intrattenimento, che imputo alla situazione e alla carenza di personale con la pandemia.
Intrattenimento a bordo: se c’è una cosa che ricordo con piacere delle mie precedenti crociere, è la varietà assoluta delle attività da fare a bordo: dal mattino presto fino a notte inoltrata, ad ogni ora c’era l’imbarazzo della scelta e soprattutto la sensazione di perdersi qualcosa 🙂
Questo è l’elenco delle attività del terzo giorno di crociera, quello a Marsiglia. Come potete vedere, poche possibilità, spesso non si tratta neanche di intrattenimento vero e proprio (tipo “distribuzione materiale calcio balilla” non mi sembra intrattenimento a bordo!) e a volte qualcosa saltava e non veniva proprio fatto. Se le attività all’aperto non si potevano svolgere per maltempo, venivano spostate all’interno ma gli spazi erano assolutamente inadeguati.
Credo molto dipenda dalla stagione (sicuramente in autunno molte attività in piscina non si possono fare) ma anche, direttamente e indirettamente, dal covid: il distanziamento rende di fatto impossibile svolgere alcune attività (nessun torneo di basket, ad esempio) e lo staff a bordo è ai minimi storici, rispetto alle crociere pre-covid. Anche il servizio ne risente: pur essendo la nave e la cabina estremamente puliti ed igienizzati, non ho mai visto né conosciuto il mio cabinista, ho intravisto il direttore di crociera l’ultimo giorno allo spettacolo, mai visto né sentito neanche un annuncio del comandante. La sensazione era quella di essere un po’ abbandonati a se stessi, più che coccolati come di solito avviene nelle crociere.


Fare una crociera in tempi di covid sì o no?
Alla fine dei conti, la mia risposta è SI`, ma con un se (anzi due):
- se si è ben consapevoli prima di partire che sarà un’esperienza molto diversa dal solito, bisogna partire preparati e non aspettarsi grandi cose, non lamentarsi dell’imbarco lungo o delle escursioni solo con la compagnia
- se si usufruisce di un’offerta. Io ho partecipato ad un viaggio di gruppo che ci ha permesso di pagare in due la cabina con balcone in esperienza Fantastica (quindi non la versione base) 700€ + tasse di servizio, che per una minicrociera di 4 notti in autunno va più che bene. Avessi pagato di più, non so se il gioco avrebbe valso la candela.
Un’esperienza dunque ben diversa dalle mie precedenti crociere, ma in ogni caso io la rifarei. Voi cosa ne pensate? Lo fareste?
Molto interessante il tuo racconto. Sto valutando se prenotare una crociera per fare una vacanza rilassante con mio figlio ora che ha compiuto 3 anni e può accedere al miniclub, ma mi preoccupa che per via del covid possa saltare proprio l’animazione per i più piccoli, ovvero il motivo per cui sceglierei la crociera rispetto alle mie solite vacanze più avventurose. Non ho ancora avuto occasione di provarle, ma la sceglierei proprio per fare una settimana di relax anche perché sono stata già in quasi tutte le città in cui le crociere brevi sul Mediterraneo propongono escursioni.
Il covid ha sicuramente ridotto di moltissimo l’intrattenimento e le attività a bordo, quindi se per te il miniclub è un aspetto imprescindibile (e ti capisco), io aspetterei tempi migliori. Non può piovere per sempre, giusto? Le cose dovranno migliorare per forza 🙂
Il tuo articolo mi ha interessato particolarmente. Non ho mai fatto una crociera ma ne ho solo sempre sentito tanto parlare. Racconti di esperienze pre-covid. Però mi chiedevo come fosse ora, con una pandemia ancora in corso, con cui ci stiamo abituando a convivere. La lista dei protocolli da rispettare fa ben sperare che tutto si svolga in totale sicurezza dal punto di vista sanitario, poi effettivamente bisogna verificare se quello che c’è sulla carta sia anche la realtà. In quanto al fatto di essere un po’ abbandonati a se stessi, lo trovo davvero una mancanza di un servizio che effettivamente si paga, visto i prezzi sempre abbastanza alti per le crociere!
Sicuramente l’esperienza in crociera ora è diversa da prima, ma dal mio punto di vista è comunque molto piacevole.